Blog del Dott. Luca Giangrande ad uso e consumo dei suoi pazienti e non.
Pensato per approfondire e discutere sulla salute e la qualità della vita in un mondo sempre più ripiegato su se stesso e sul personale, dove è necessario invece ritrovare il gusto della cooperazione ed aiuto reciproco.

Naturalmente io sono quello con la barba!

domenica 25 settembre 2011

CONSIGLI SULL'ALLATTAMENTO AL SENO

Può capitare che la montata lattea sia scarsa e apparentemente insufficiente ai bisogni del bambino  (le cause possono essere le più svariate, dall’attacco tardivo in ospedale preceduto da poppatine artificiali, alla scarsa suzione del neonato, alla ritardata montata lattea fisiologica).
In ogni caso bisogna intervenire per ripristinare un
 allattamento sufficiente.
Non esistono ricette standard, ogni situazione è  abbastanza caratteristica e bisogna procedere per tentativi:
Innanzi tutto si verifica la posizione di allattamento della nutrice e del neonato. Quest’ultimo deve essere rivolto con tutto il corpo verso la mamma e non solo con la testa girata. Deve prendere in bocca tutta l’areola mammaria e non soltanto il capezzolo, il neonato non deve “succhiare” ma “masticare” l’areola comprimendola contro il palato e “spremendola”.
Se la posizione è corretta bisogna facilitare il piccolo preparando bene il seno. Bisogna ammorbidire i “cordoni” della ghiandola mammaria prima della poppata con impacchi caldo umidi e massaggi dalla base verso la punta.
E’ importantissimo che il bimbo prenda ambedue le mammelle, anche solo la parte iniziale, più ricca di proteine e anticorpi. Se in una mammella ci fossero 100 ml di latte, già nei primi cinque minuti il neonato ne ha presi la metà. Se lo si lascia attaccato ci metterà altri 20 minuti per prendere i restanti 50 ml ! Lo stesso risultato si può ottenere attaccandolo 5 minuti ad una mammella e cinque all’altra. Inoltre avrà preso il latte più ricco di entrambe le mammelle. Se lo si lascia attaccato x venti minuti alla prima, quando lo si sposta sulla seconda sarà stanco e non ne prenderà molta. Il mio consiglio è di alternare una mammella all’altra circa ogni 5-6 minuti.
Se il bimbo non svuota completamente le mammelle alla fine della poppata, bisogna usare il tiralatte per completarne lo svuotamento. Più sono svuotate , più ne produrranno alle poppate successive. Viceversa se si lasciano a metà, pian piano ne produrranno sempre di meno.
Può lo stesso succedere che anche con tutti questi accorgimenti il neonato non cresca sufficientemente. Non rimane altro che dare un’aggiunta di latte artificiale. Questa aggiunta bisogna darla in maniera che si mantenga comunque l’allattamento al seno, non deve essere assolutamente sostitutiva, bensì complementare.
Proprio per questo sarà comunque data dopo e alla fine di ogni poppata al seno. Quanto darne? Come sapere quanto ne ha preso dal seno? Sicuramente non con la complicatissima doppia pesata! Il metodo più semplice consiste nel preparare inizialmente 30 ml di latte artificiale e vedere se e quanto ne prende. Se ne prende 20 ml vuol dire che ha preso quasi tutto dal seno, se li finisce tutti, se ne daranno 60 ml e così via fino a trovare la dose della quale ne lascia un po’.
Dobbiamo essere sicuri di avergli dato esattamente quello che vuole!
Avete domande?

2 commenti:

  1. Anche se ormai per me è acqua, anzi...latte passato, invito senz'altro tutte le neo e future mamme a credere fermamente nell'allattamento al seno senza "aggiunte" di sorta. Perseverate all'inizio e non sprecate questa occasione unica che madre natura ci ha fornito, per unirvi al vostro bambino nella maniera più intima ed esclusiva che esista :)

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  2. D'accordissimo Anna Lisa, come Pediatra però ti dico che qualche volta purtroppo una aggiunta è necessaria, ma bisogna fare in modo che sia un aggiunta e basta, mai una sostituzione. E poi, è chiaro, meglio solo latte materno!

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